Oggi, con la scusa di un messaggio arrivato sul nostro indirizzo email personale, vi spiegheremo come riconoscere un messaggio contraffatto.
Innanzitutto controllare il mittente: in questo caso il nome utente (la parte prima del segno @) è scritto con una p in meno rispetto a quello che il mittente vuole far credere. Inoltre il fornitore del servizio email è un generico service.com, normalmente le compagnie hanno un proprio dominio per gli indirizzi email, in questo caso sarebbe whatsapp.com.
Un altra cosa da verificare è l’intestazione del messaggio: i messaggi contraffatti iniziano sempre con espressioni generiche, come “Gentile cliente” o “Gentile <indirizzo email>”, mentre in un messaggio autentico il mittente si rivolgerà a noi per nome.
Sempre meno spammers commettono errori ortografici, non in questo caso però; tradizionalmente i messaggi contraffatti contengono un testo tradotto automaticamente.
Controllate qualsiasi link che compare nel corpo del messaggio passandoci sopra col cursore: verrà mostrata la vera destinazione cui verrete portati cliccandoci sopra. Se il messaggio è contraffatto l’indirizzo non corrisponderà col sito dell’azienda per cui il mittente si spaccia. Talvolta però alcune aziende si appoggiano a terzi per gestire l’invio di grandi quantità di email, quindi verificate caso per caso.
Spesso i messaggi contraffatti scaricano sul computer delle immagini da un server remoto: è buona norma disattivare questa funzione. Su Mail per macOS bisogna andare in Preferenze>Vista>Carica contenuto remoto dei messaggi. Se l’opzione resta attivata il mittente potrebbe venire a sapere che il messaggio è stato visualizzato e che l’indirizzo email è valido, tartassandovi ulteriormente di posta indesiderata.
Infine per WhatsApp bisogna dare il numero di telefono e non l’indirizzo email: mai e poi mai contatterebbero qualcuno via email per una cosa del genere!
Ken Curatola
Che bello leggerti dopo 5 anni
xja
È bello ritornare!