img_4875Era il 18 novembre 2018, l’Apple Store Carousel du Louvre chiudeva definitivamente le porte per permettere ad Apple di poter avere la tanto desiderata vetrina sugli Champs Elysées al numero 114. Location cercata dal suo primo store parigino, ma ottenuta circa 10 anni dopo con non poca fatica.
Questa nuova apertura gli ha permesso di distribuire in modo più organico i suoi negozi sul territorio della capitale. Infatti con l’ultima apertura dello store Saint Germain, Apple aveva ben 3 negozi, con quello del Louvre e di Opera, nel raggio di circa 1 km.
Grazie a 14 milioni di euro di affitto annuali, contro i circa i 7 milioni pagati al Carousel (voci di corridoio parigine) è riuscita ad ottenere da una holding di investitori europei proprietari dell’immobile, i 4 piani in cui troveremo non solo lo store e tutte le sue attività, ma anche gli uffici amministrativi, probabilmente delocalizzati dalla sede sita in Avenue Iena.
Non facili sono stati i rapporti con le organizzazioni dei cittadini dell’ottavo arrondisement che hanno avuto il ruolo di approvare il progetto su una delle vie più importanti e famose al mondo, ma grazie all’esperienza Apple e dello studio d’architettura Foster che l’accompagna ormai in tutti i suoi progetti, si è riusciti ad integrare, in un intervento di ristrutturazione importante, lo store della casa di Cupertino, senza snaturare l’immagine dell’immobile haussmaniano che lo ospita.
Sul prospetto del fronte strada fanno apparizione le aperture delle due vetrine, il resto dell’edificio è stato svuotato creando delle doppie altezze e passerelle passanti tra diversi ambienti che grazie ad un sapiente gioco tra moderno e storico, si è riusciti a creare un interessate effetto sorpresa. La corte è saggiamente utilizzata come anfiteatro.
Le vendite si effettuano ai due primi piani, il resto ospita gli uffici.
Intorno ad una scala storica con corrimano in legno finemente lavorato si dipana la boutique della Mela, nel rispetto più totale della suddivisione degli spazi interni, tipica di questi edifici borghesi dell’800, senza dimenticare il dettaglio, come le modanature che decorano tutte le sale in pieno stile del secolo citato.
Per concludere non posso dire che sia il più bell’Apple store mai visto. Già a Parigi quello di Opera e di Marché Saint Germainsono molto più interessanti, per non parlare di quello milanese che lo reputo tra i più belli e riusciti al mondo.
Al contrario si evince da subito la sua vocazione pedagogica. Tra l’anfiteatro e le sale ai piani superiori  in cui si svolgono le varie sessioni per bambini ed adulti, ce ne sono per tutti i gusti. Ben 300 gli addetti che vi accoglieranno, fieri di presentarvi il nuovo mausoleo Apple nel vecchio continente.
Non vi resta che dare un’occhiata alle foto per giudicare.
Dal vostro inviato parigino, passo la parola e vi dico a presto.
Francesco Ciurleo

 

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